Relatore: Marco Mencarelli
I temi di discussione e ricerca a livello internazionale sono la definizione e ricerca del talento e il rapporto tra la preparazione fisica e tecnica. Il talento si esprime nell'eccellenza, nel basso o medio livello e difficile identificare un talento. Il concetto di talento e multifattoriale e va ricercato fondamentalmente nella motricità. I parametri di valutazione sono fondamentalmente tre
Fisico (Muscolare)
Tecnico (Tacnica individuale)
Comportamento tattico
Gli stimoli formativi devono essere adeguati al livello delle capacità del singolo atleta.
Il volume di allenamento deve essere anch'esso sempre alto e adeguato, con riferimento all'età. Il talento va valutato quando è inserito nella propria categoria con responsabilità in gara. Quando un talento è inserito nell'alto livello dev'essere per convinzione e non per un "contentino". È importane per uno sviluppo appropriato, che un giovane di talento sia affiancato da un tutor, "giocatore a cui ispirarsi o secondo allenatore".
I pericoli che si corrono è di dare delle finte responsabilità, troppo carico affettivo e di confondere il normale con lo straordinario
I TRE LIVELLI SUL QUALE OPERARE
L'ATLETA
Scoprire il talento - l'atleta dovrà svolgere l'allenamento con particolare passione, con spirito di sacrificio quotidiano e percepire l'apprendimento come adattamento al cambiamento.
L'allenatore dovrà definire insieme all'atleta un percorso formativo chiaro, ponendo obiettivi raggiungibili e quantificabili nel tempo.
Il tecnico definirà l'area da sviluppare, specificando un particolare aspetto da migliorare e programmerà un incontro periodico dove poter valutare attraverso le statistiche i risultati raggiunti. La presunzione e pregiudizio possono limitare Lo sviluppo di questa fase.
LA SQUADRA
Ricerca del limite delle massime performance, rispetto del sistema e delle responsabilità. L'allenatore dovrà dimostrare preparazione e conoscenza nel campo della preparazione fisica, tecnica, "con riferimento alla meccanica corretta dei fondamentali individuali e di squadra" e tattiche. Questo darà all'allenatore credibilità e Leadership nei confronti della squadra.
Il tecnico dovrà avere la capacità di semplificare e sintetizzare le proprie conoscenze, avvalersi di mezzi visivi sia per proporre modelli tecnici di riferimento sia da utilizzare come sistema di correzione attraverso la visione. A tal proposito invito a riflettere sull'attivazione dei neuroni specchio.
I neuroni specchio sono una classe di neuroni che si attivano quando un individuo (o animale) compie un'azione e quando l'individuo osserva la stessa azione compiuta da se o un altro soggetto.
Attraverso studi di risonanza magnetica, si è potuto constatare che i medesimi neuroni attivati dall'esecutore durante l'azione, vengono attivati anche nell'osservatore della medesima azione. Ulteriori indagini estese agli esseri umani non solo hanno confermato le attività neuronali sulla base di studi di neuroimmagine, ma hanno anche condotto a concludere che tali neuroni vengono attivati anche nei portatori di amputazioni o plegie degli arti, nel caso di movimenti degli arti.
L'AVVERSARIO
Preparazione accurata della gara, valutazione delle statistiche attraverso i video e gli
Scout. Responsabilizzare l'atleta chiarendo le competenze tecniche e tattiche con riferimento al proprio ruolo e alla collaborazione con i compagni nel gioco di squadra.
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